Un ennesimolavoro di Pierangelo Costanza.
Il testo seguente è tratto dalla lettera che mi è stata
inviata.
Presepe 2004
Chiesa Parrocchiale di Carrone.
Fulcro della rappresentazione è
come sempre la scena della natività, quest’anno i Magi già
presenti fin dall’inizio per motivi di assenza durante
l’Epifania, la scena è alloggiata in un doppio arco costruito in
cartongesso dipinto e contornato da arbusti e sughero.
La scena della
Natività è impreziosita quest’anno dalla presenza di un nuovo
personaggio, un acquisto fortunato visto che si tratta di un
pezzo antico raffigurante un garzone di bottega con alcuni
formaggi diversi portati in dono al Piccolo Bambino.
La fontana con una donna intenta a lavare
in un mastello di legno ed accanto Mastro Cestaio che
intreccia ceste e cestini di diverse fogge.
FOTO
Come anticipato l’anno scorso l’impegno
del 2004 è volto a migliorare l’estetica delle case, per
questo motivo è stato aggiunto un gruppo di case coloniche
(in tutto tre) con diversi stili, usi ed estetica. La prima
casa in prospettiva presenta un ampio portone in legno
sovrastato da un balcone su cui una donna è intenta ad
osservare una gabbietta con degli uccellini (gabbia
costruita a mano utilizzando legno arrotondato ed
incollato!). Di fronte alla casa come ormai di consueto ilpersonaggio dell’arrotino intento al suo lavoro su un
coltello.
Il gruppo delle case prosegue con un
grande portone che sembra dare spazio ad aprirsi su una
grande corte, il portone è costruito in legno grezzo
utilizzando liste sgrossate e dipinte con tinta ad acqua. Di
fronte al portone trova posto il banco della fruttivendola
pornta a servire chiunque ne avesse bisogno.
La parte finale del gruppo è
una casa con un ampio terrazzo al di sotto del quale trova
posto un fienile.
Tutto il
gruppo di case è costruito con la tecnica del cartongesso
inciso e dipinto, le tegole sono fatte in simil terracotta,
tende in tessuto e porte in legno di diversa fattura ed
estetica (sono costate circa 2 mesi di lavoro in casa con
“sommo gaudio” di mia moglie Dorella che colgo l’occasione
di ringraziare per tutta la pazienza che dimostra quando
inizio a parlare di presepio)