V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Mino 52 |
Inserito il - 27 luglio 2012 : 16:31:27 Approfitto del"Forum" x essere vicino ai lavoratori ILVA in questo momento, sperando che "lavoro e salute" siano un tuttuno x il futuro N.B. Io ci ho lavorato x 30 anni in quella fabbrica. Ciao e grazie. |
9 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
pettirosso |
Inserito il - 01 agosto 2012 : 00:22:38 Citazione: Messaggio inserito da sergio70
Citazione: Messaggio inserito da pettirosso
intanto risalta una notizia ,dalle analisi delle urine di molti tarantini risultano tracce di piombo
Infatti Franco, è proprio quello che volevo dire, se è per questo sono state trovate tracce di diossina nel latte materno e se non basta la percentuale di leucemie in età pediatriche è notevolmente superiore alla media nazionale, i decessi per cancro alle vie respiratorie non è nemmeno accostabile a nessun altra città italiana. i tarantini hanno sopportato per decenni questo stato di fatto pensando che fosse il normale rovescio della medaglia al "benessere" che l'ILVA portava nella loro città. ma quale benessere, si tratta di 10.000 uomini che lavorano "all'inferno sulla terra" per poco più di 1.500 euro al mese. molti di loro, i più giovani, hanno contratti a tempo determinato; per pochi anni quindi lavorano come schiavi con la speranza di essere assnti definitivamente. E' a loro che vengono affidate le mansioni più rischiose, quelle che gli anziani si rifiutano di fare, sono loro molto spesso le vittime delle morti bianche. se ne contano diverse ogni anno. Il vero benessere l'ILVA lo ha portato alla famiglia Riva, ai "padroni" che ogni anno si dividono diverse decine di miliardi di euro di utile. Il più grande stabilimento siderurgico di europa fù regal.. emm venduto dall'IRI ai Riva i quli dopo aver prepensionato (a carico dello stato) la metà dei lavoratori se lo ripagò con gli utili del primo anno di esercizio. Fortunati i "padroni", loro vivono a Milano, lontani dallo smog, dalla diossina, dal PM10, dal piombo, dai minerali nell'aria, da quella strada statale che collega statte a taranto sulla quale piovono tubi di 12 metri sulle macchine in transito (cercate le foto nel web), lontani dai mari nei quali vengono sversati liquami di ogni genere. A morire di lavoro qui non ci sono "loro, i padroni", qui non si ammalano solo i dipendenti dell'Ilva, si ammalano anche le loro mogli ed i loro figli, si ammalano anche i dipendenti delle poste e delle ferrovie, le casalinghe ed i bambini che assurgono al latte materno. NESSUNO DI LORO HA MAI FIRMATO UN CONTRATTO CON L'ILVA!!!! Ebbene volevo dire che questo stato dei fatti è stato reso possibile grazie al ricatto occupazionale che pende in capo alla comunità intera ed alla superficialità con la quale nei decenni è stato affrontato il problema della salute pubblica e dell'inquinamento. La solidarietà di tutti deve andare agli operai che oggi si preoccupano del loro posto di lavoro, ma l'auspicio per tutti è quello che possano lavorare in una azienda che producendo sia anche in grado di salvaguadare la salute di tutte le persone e dei luoghi che la ospitano.
concordo con te Mino però la vedo dura,in altri paesi emergenti i lavoratori non sono tutelati(anche se spesso qui in Italia la tutela della salute e della sicurezza sono solo sulla carta ) come qui e poi la mano d'opera costa meno,le aziende guardano agli interessi ,purtroppo. Giovanni Paolo secondo diceva che l'impresa senza lavoratori non può esistere e viceversa,l'impresa deve saper guardare ai lavoratori ai loro bisogni e alla tutela della salute di questi,i lavoratori devono pensare a dare un contributo sostanzioso all'impresa . Gli uni senza gli altri non possono esistere ,ma esiste come detto sopra l'estero e molte aziende importanti portano le loro fabbriche fuori dall'Italia |
Cap. Harlock |
Inserito il - 31 luglio 2012 : 12:23:06 Citazione: Messaggio inserito da sergio70
Citazione: Messaggio inserito da pettirosso
intanto risalta una notizia ,dalle analisi delle urine di molti tarantini risultano tracce di piombo
Infatti Franco, è proprio quello che volevo dire, se è per questo sono state trovate tracce di diossina nel latte materno e se non basta la percentuale di leucemie in età pediatriche è notevolmente superiore alla media nazionale, i decessi per cancro alle vie respiratorie non è nemmeno accostabile a nessun altra città italiana. i tarantini hanno sopportato per decenni questo stato di fatto pensando che fosse il normale rovescio della medaglia al "benessere" che l'ILVA portava nella loro città. ma quale benessere, si tratta di 10.000 uomini che lavorano "all'inferno sulla terra" per poco più di 1.500 euro al mese. molti di loro, i più giovani, hanno contratti a tempo determinato; per pochi anni quindi lavorano come schiavi con la speranza di essere assnti definitivamente. E' a loro che vengono affidate le mansioni più rischiose, quelle che gli anziani si rifiutano di fare, sono loro molto spesso le vittime delle morti bianche. se ne contano diverse ogni anno. Il vero benessere l'ILVA lo ha portato alla famiglia Riva, ai "padroni" che ogni anno si dividono diverse decine di miliardi di euro di utile. Il più grande stabilimento siderurgico di europa fù regal.. emm venduto dall'IRI ai Riva i quli dopo aver prepensionato (a carico dello stato) la metà dei lavoratori se lo ripagò con gli utili del primo anno di esercizio. Fortunati i "padroni", loro vivono a Milano, lontani dallo smog, dalla diossina, dal PM10, dal piombo, dai minerali nell'aria, da quella strada statale che collega statte a taranto sulla quale piovono tubi di 12 metri sulle macchine in transito (cercate le foto nel web), lontani dai mari nei quali vengono sversati liquami di ogni genere. A morire di lavoro qui non ci sono "loro, i padroni", qui non si ammalano solo i dipendenti dell'Ilva, si ammalano anche le loro mogli ed i loro figli, si ammalano anche i dipendenti delle poste e delle ferrovie, le casalinghe ed i bambini che assurgono al latte materno. NESSUNO DI LORO HA MAI FIRMATO UN CONTRATTO CON L'ILVA!!!! Ebbene volevo dire che questo stato dei fatti è stato reso possibile grazie al ricatto occupazionale che pende in capo alla comunità intera ed alla superficialità con la quale nei decenni è stato affrontato il problema della salute pubblica e dell'inquinamento. La solidarietà di tutti deve andare agli operai che oggi si preoccupano del loro posto di lavoro, ma l'auspicio per tutti è quello che possano lavorare in una azienda che producendo sia anche in grado di salvaguadare la salute di tutte le persone e dei luoghi che la ospitano.
Concordo in pieno! Speriamo che lo stabilimento possariaprire al più presto con tutte le tutele per i lavoratori, l'ambiente e per la popolazione vicina. |
sergio70 |
Inserito il - 31 luglio 2012 : 00:55:57 Citazione: Messaggio inserito da pettirosso
intanto risalta una notizia ,dalle analisi delle urine di molti tarantini risultano tracce di piombo
Infatti Franco, è proprio quello che volevo dire, se è per questo sono state trovate tracce di diossina nel latte materno e se non basta la percentuale di leucemie in età pediatriche è notevolmente superiore alla media nazionale, i decessi per cancro alle vie respiratorie non è nemmeno accostabile a nessun altra città italiana. i tarantini hanno sopportato per decenni questo stato di fatto pensando che fosse il normale rovescio della medaglia al "benessere" che l'ILVA portava nella loro città. ma quale benessere, si tratta di 10.000 uomini che lavorano "all'inferno sulla terra" per poco più di 1.500 euro al mese. molti di loro, i più giovani, hanno contratti a tempo determinato; per pochi anni quindi lavorano come schiavi con la speranza di essere assnti definitivamente. E' a loro che vengono affidate le mansioni più rischiose, quelle che gli anziani si rifiutano di fare, sono loro molto spesso le vittime delle morti bianche. se ne contano diverse ogni anno. Il vero benessere l'ILVA lo ha portato alla famiglia Riva, ai "padroni" che ogni anno si dividono diverse decine di miliardi di euro di utile. Il più grande stabilimento siderurgico di europa fù regal.. emm venduto dall'IRI ai Riva i quli dopo aver prepensionato (a carico dello stato) la metà dei lavoratori se lo ripagò con gli utili del primo anno di esercizio. Fortunati i "padroni", loro vivono a Milano, lontani dallo smog, dalla diossina, dal PM10, dal piombo, dai minerali nell'aria, da quella strada statale che collega statte a taranto sulla quale piovono tubi di 12 metri sulle macchine in transito (cercate le foto nel web), lontani dai mari nei quali vengono sversati liquami di ogni genere. A morire di lavoro qui non ci sono "loro, i padroni", qui non si ammalano solo i dipendenti dell'Ilva, si ammalano anche le loro mogli ed i loro figli, si ammalano anche i dipendenti delle poste e delle ferrovie, le casalinghe ed i bambini che assurgono al latte materno. NESSUNO DI LORO HA MAI FIRMATO UN CONTRATTO CON L'ILVA!!!! Ebbene volevo dire che questo stato dei fatti è stato reso possibile grazie al ricatto occupazionale che pende in capo alla comunità intera ed alla superficialità con la quale nei decenni è stato affrontato il problema della salute pubblica e dell'inquinamento. La solidarietà di tutti deve andare agli operai che oggi si preoccupano del loro posto di lavoro, ma l'auspicio per tutti è quello che possano lavorare in una azienda che producendo sia anche in grado di salvaguadare la salute di tutte le persone e dei luoghi che la ospitano.
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pettirosso |
Inserito il - 30 luglio 2012 : 17:06:37 intanto risalta una notizia ,dalle analisi delle urine di molti tarantini risultano tracce di piombo |
sergio70 |
Inserito il - 29 luglio 2012 : 23:56:50 Sono anni che a taranto si parla di bonifica di messa a norma degli impianti di ambiente e di salute. Amici il vero problema purtroppo ha due volti: Ricatto occupazionale Corruzione |
fabiowarrior1 |
Inserito il - 28 luglio 2012 : 03:15:58 Citazione: Messaggio inserito da Amministratore
Intanto più di 300 milioni di euro per bonificare l'area a spese della comunità. E chi ha lucrato sulla salute di persone ignaere e sull'ambiente si gode la vita... spero che paghi (bene) per questo.
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renzo50 |
Inserito il - 27 luglio 2012 : 23:00:51 [quote]Messaggio inserito da Amministratore
Intanto più di 300 milioni di euro per bonificare l'area a spese della comunità. E chi ha lucrato sulla salute di persone ignare e sull'ambiente si gode la vita... spero che paghi (bene) per questo.
E' vero il problema della salute dei cittadini che abitano vicino allo stabilimento dell'ILVA purtroppo c'è da tantissimi anni, possibile che non si è pensato di mettere a norma gli impianti in questi anni, ma si è aspettato che bloccassero la fabbrica con il conseguente rischio per tante persone di perdere il posto di lavoro?
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Amministratore |
Inserito il - 27 luglio 2012 : 16:48:17 Intanto più di 300 milioni di euro per bonificare l'area a spese della comunità. E chi ha lucrato sulla salute di persone ignaere e sull'ambiente si gode la vita... spero che paghi (bene) per questo.
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pettirosso |
Inserito il - 27 luglio 2012 : 16:39:05 Ciao Mino,sono con voi ,però ricordiamoci che il primo bene per l'uomo è la salute e poi il lavoro,quindi prima tuteliamo la salute dei cittadini e poi il lavoro . Auguri ai lavoratori ,ai tarantini e alla bella città di Taranto |
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