wolf95
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Inserito il - 17 marzo 2020 : 20:06:23
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ciao a tutti spero che sia la sezione giusta, che qualche dubbio lo avrei , volevo inserire questa guida sui LED presa da un altro forum per esser utile per tutti o, per chi come me, neofita
Led I LED, ovvero Light Emission Diode (diodi a emissione luminosa), sono dei piccoli componenti che se attraversati da una debole corrente si illuminano. Bisogna fare attenzione ad inserirli con la giusta polarità, se no non funzionano. C'è un semplicissimo trucco per sapere qual è il terminale positivo e quello negativo. Nei led nuovi il terminale ANODO (+) è di solito il più lungo. Se i terminali sono uguali, si può guardare il "filamento" contenuto nel LED. Il positivo è a forma di lancia, mentre il negativo assomiglia a una bandierina. Comunque, il modo più immediato è controllare la polarità con la funzione CONTROLLA DIODO nel multimetro (tester). I led sono molto economici, quelli standard, di colore rosso, verde e giallo, costano meno di 20 centesimi. Quelli ad alta luminosità (HL), costano di più, attorno all'euro. Da ricordare le tensioni dei led, che variano in base al colore. Tutte si aggirano intorno ai 2-3 Volt. Ecco le specifiche di ogni colore: Colore LED Volt necessari Infrarosso 1,3 Rosso 1,8 Giallo 1,9 Verde 2,0 Arancio 2,0 Blu-bianco (HL) 3,0
Collegamento dei Led 1) Collegamento di 1 led Il led è un elemento "polarizzato" e quindi ha un + ed un - distinti dalla lunghezza dei conduttori. La "zampa" lunga del led (Anodo) va collegata alla resistenza e la resistenza al filo rosso (+ /12 Volt). Quella corta (Catodo) va collegata al filo di massa, solitamente nero (- /0 Volt). Immagine:
13,21 KB 2) Collegamento di 2 led Qui viene ripetuto lo stesso metodo di collegamento dei led, ma questa volta gli anodi e i catodi dei led vengono collegati insieme per formare un circuito realizzato in "parallelo" Immagine:
27,09 KB 3) Collegamento di 3 led Immagine:
26,37 KB 4) Collegamento di 4 led Questo è il collegamento in "serie", che permette l'inserimento nel circuito di quattro led senza bisogno di resistenze. Questo perché i led ultraluminosi funzionano ad una media di 3,5 Volt, ed inserendoli in questo modo assorbono 3 Volt l'uno (3 x 4 = 12!) Vanno però esclusi dal suddetto montaggio i led ultraluminosi Gialli e Rossi, che funzionano a 1,8 - 2,2 Volt. Quindi per collegarli in "serie" sarà necessario inserirne 6 con lo stesso metodo (2 x 6 = 12!) Ricorda che per il rendimento massimo di luminosità è consigliato usare il primo metodo di collegamento. Immagine:
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Come si calcola la resistenza in serie al led Abbiamo già detto che in serie al led occorre inserire una resistenza per limitare il passaggio di corrente; il valore di tale resistenza può essere calcolato con la legge di Ohm: - indichiamo con Vs la tensione di alimentazione cui vogliamo collegare il nostro led - indichiamo con Vl la caduta di tensione presente ai capi del led (per esempio di 1,4 V) - indichiamo con I il valore della corrente che vogliamo far passare nel led Per calcolare il valore della resistenza basterà fare la differenza fra Vs e Vl e dividere il risultato per I (il cui valore può variare, come detto, da 20 a 40 ma) Esempio (vedere figura): vogliamo far funzionare un led con una tensione di 12 V, limitando la corrente a 20 MA (e cioè a 0,02 A) R = (12 - 1,4) : 0,02 = 530 ohm (poiché tale valore non esiste in commercio, useremo il valore standard più vicino, ad esempio 470 oppure 560 ohm) Immagine:
7,21 KB Vogliamo far funzionare un led da 3volt con una tensione di 12 V, limitando la corrente a 20 mA (e cioè a 0,02 A) R = (12 - 3) : 0,02 = 450 ohm (si usa la resistenza da 470 ohm) Siccome i led di qualunque tipo si alimentano in corrente serve la resistenza per limitarne il surriscaldamento e quindi la possibile rottura. La tensione a cui cominciano a far luce dipende da temperatura, qualità e dal colore. Per non sbagliare si può partire da una tensione di 1,5V. Aumentando questo valore si corre il rischio di rompere in modo irreparabile il led. I led bianchi ad alta luminosità hanno una tensione di caduta (non mi dilungo...) di 3,2V. Per non romperli inserite una resistenza di 220 ohm in serie al led e alimentateli anche a 4,5V. (4,5-3,2) /220 = circa 6 mA valore perfetto per far durare un led anche 11 anni! Se dimezzate il valore della resistenza avrete il doppio di corrente, in questo caso un aumento considerevole di luminosità. Concludendo, i vantaggi dei LED dal punto di vista illuminotecnico sono: • durata di funzionamento (i LED ad alta emissione arrivano a circa 50.000 ore) • assenza di costi di manutenzione • elevato rendimento (se paragonato a lampade ad incandescenza e alogene) • luce pulita perché priva di componenti IR e UV • facilità di realizzazione di ottiche efficienti in plastica • flessibilità di installazione del punto luce • colori saturi • possibilità di un forte effetto spot (sorgente quasi puntiforme) • funzionamento in sicurezza perché a bassissima tensione (normalmente tra i 3 e i 24 Vdc) • accensione a freddo (fino a -40 °C) senza problemi • insensibilità a umidità e vibrazioni • assenza di mercurio • durata non influenzata dal numero di accensioni/spegnimenti In commercio vi sono LED ad alta luminosità già con resistenza per funzionare a 12Vdc.
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